Dalle pagine del Corriere della Sera si apprende che uno studente che
ha frequentante il quinto anno di un liceo scientifico di Ascoli Piceno è stato
smascherato mentre copiava il compito di matematica all’esame di stato 2017.
Una prova scritta svolta da qualcuno al posto suo, fotografata e inviata sul telefonino
tramite WhatsApp. Lo studente per la
normativa vigente non avrebbe potuto tenere lo smartphone con sé, essendoci
l'obbligo di consegna ai commissari all'ingresso all'esame di Stato. Quindi non avrebbe potuto copiare la seconda
prova, usufruendo di uno dei più diffusi
social per telefonini. Nonostante la commissione fosse composta solo da
interni- come è previsto per le zone terremotate- non c'è stata alcuna
clemenza. Infatti, la prova è stata invalidata, allo studente maldestro non è stato concesso di svolgere la terza
prova ( che avrebbe dovuto sostenere lunedì 26 giugno ) nonostante si sia presentato
con un legale- e di conseguenza sarà bocciato. Decisione avallata dall'ispettore
ministeriale, inviato dall'ufficio scolastico regionale delle Marche per fare
chiarezza. A cambiare le carte in tavola potrebbe essere solo un ricorso legale.
Aldo Domenico Ficara