La scuola promuove d’ufficio, l’Università registra abilità gravemente deficitarie


In un articolo pubblicato su Il Bo, giornale dell’Università degli studi di Padova, riguardo le competenze delle neo matricole, si scrive: “ Il 75% degli studenti non sa dire chi fosse il Papa durante il sequestro Moro (Paolo VI), né cosa fosse Luigi Einaudi prima di diventare presidente della Repubblica o cosa sia una Corte d’assise e il 71% ignora tutto della “guerra dei sei giorni” tra Israele e alcuni stati arabi nel 1967. Sei su dieci non sanno indicare le circostanze dell’eccidio delle fosse Ardeatine. Più di sei matricole su dieci ignorano che ‘deontologia’ significa “etica professionale” (per molti potrebbe essere lo studio delle sette sataniche perché ha un suono simile a “demonologia”) e più di sette su dieci credono che Alcide De Gasperi sia stato presidente della Repubblica, mentre solo il 13% sa che Umberto I di Savoia non aveva che fare con il Risorgimento italiano. Alcune matricole sembrano sperdute di fronte alla parola “dilapidare” (vorrà dire “danneggiare le lapidi di un cimitero”?) o all’espressione “circolo virtuoso”. Per rendere più attuale la nostra analisi guarderemo alle risposte del test 2011 di Scienze politiche. In alcuni casi troviamo percentuali di risposte corrette abbastanza positive: l’89% risponde esattamente sul “bullismo”, l’83% su “attitudine”, il 64% sa cosa significa “oligopolio”. Una percentuale tra l’81% e il 95% se la cava con i congiuntivi e il 65% con la definizione di “dilapidare”, ma solo il 48% sa usare le congiunzioni in forma avversativa e due terzi dei partecipanti al test non sanno definire “circolo virtuoso”. Ugualmente problematico definire la “devianza”: solo il 35% ne è capace “.


Aldo Domenico Ficara