Uno dei punti chiave della riforma
della scuola che ha in mente Macron riguarda la formazione continua e
l’aggiornamento degli insegnanti che per la metà almeno non si sentono ben
preparati per affrontare i ragazzi. Nei primi tre anni nessuno di loro potrà andare
ad insegnare nelle zone di educazione prioritaria, le più difficili. Per dare
nuovo slancio alla scuola e alla professione di insegnante il neo presidente
vorrebbe anche ragionare su aumenti di stipendio per la categoria. Norma poco
liberal ma che potrebbe aiutare gli insegnanti e i presidi a mantenere la
disciplina e l’attenzione. Macron vuole vietare l’uso dei cellulari in classe.
Aldo Domenico Ficara