Passa ai contenuti principali
Marina Boscaino ricorda i motivi della protesta durante l’approvazione della Legge la Buona Scuola
Marina Boscaino dal suo blog di Micromega attraverso un mirato post si rivolge al Ministro
Fedeli esponendo i motivi della protesta del mondo della scuola durante
l’approvazione della Legge la Buona Scuola. I motivi indicati sono:
- la dirigenza scolastica ha amplificato le proprie
funzioni manageriali e accentrato sotto di sé una serie di prerogative, anche
sottraendole agli organi collegiali: il dirigente recluta, valuta i docenti, dà
l’indirizzo al collegio dei docenti, sostituisce qualunque residuo di funzione
pedagogica con l’indefessa mansione di procacciatore di opportunità
- La 107 ha postulato il taglio di sapere e conoscenze,
surclassati ora dalla prevalenza dell’“invalsizzazione” degli apprendimenti sul
pensiero critico analitico
- La legge 107 ha poi inserito nella scuola la logica
perversa del Jobs Act, quella che consente all’Istat di segnalare un copioso
aumento degli occupati, una parte consistente dei quali ha lavorato anche solo
un’ora a settimana: demansionamento dei docenti neo assunti, assegnati alle
scuole nonostante l’incompatibilità della propria classe di concorso con
l’indirizzo dell’istituto e quindi impegnati prevalentemente in funzione di
tappabuchi; precarizzazione di tutti i docenti, la cui permanenza nell’istituto
di servizio è pressoché obbligatoria, considerate le norme che regolano la
mobilità.
- La 107 ha reso norma l’infatuazione per una
modernità ottusa e marcescente, demagogica e orba, che imbottisce le scuole di
LIM e di altri totem tecnologici, ma impedisce la riflessione e il rigore, i
tempi distesi dell’apprendimento, la relazione per la costruzione di saperi
significativi, nonché la bonifica dell’amianto e la messa in sicurezza delle
scuole.