I sindacati durante una riunione al
Ministero hanno ricevuto un report dettagliato delle modalità con cui le somme
della carta del docente ad oggi sono state spese. Per l’acquisto di Pc e tablet: sono stati spesi quasi 200 milioni di euro, ossia il 77,44%
dell’importo complessivo. Mentre per corsi di formazione e aggiornamento, corsi
universitari o svolti da enti accreditati i docenti hanno speso solo 16,9
milioni, il 6,6% del totale. er gli spettacoli di cinema e teatro è stato speso
meno di un milione di euro; per mostre, eventi culturali e musei circa 700mila
euro. Poco più di 38 milioni sono andati per l’acquisto di libri e testi, anche
in formato digitale. Se, a questi 38 milioni, si sommano i 16,9 per master e
corsi di formazione, si arriva a 55,2 milioni, pari al 21,53% degli importi
validati dal Miur, destinati a «finalità di aggiornamento». Rimane un ulteriore
1% riguardante altre voci di spesa.
Si ricorda che la carta del
docente può essere utilizzata per l'acquisto di:
·
libri
e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque
utili all'aggiornamento professionale;
·
hardware
e software;
·
iscrizione
a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze
professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca;
·
iscrizione
a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico,
inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master
universitari inerenti al profilo professionale;
·
titoli
di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
·
titoli
per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
·
iniziative
coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale
dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
Aldo Domenico Ficara