Contratto
scuola, sempre peggio! Ogni giorno porta una novità! Finora solo brutte
notizie. E il sindacato risulta incerto. Non resta che alzarsi e salutare,
senza firmare!
Vertenza scuola, finora solo brutte notizie.
La trattativa contrattuale sta volgendo al peggio. E'
difficile trovare un aspetto favorevole alla categoria. I segni meno e più non
rimandano a un profilo costituzionale dove ad esempio ad ogni prestazione
corrisponde un adeguato riconoscimento economico. A questo si aggiunge anche il
probabile mancato rispetto degli impegni (preintesa contrattuale 30
novembre 2016). Le proposte avanzate dall'Aran, fatte anche di rifiuti e
chiusure, vanno in questa direzione.
Sinteticamente:
1)"straordinario obbligatorio" a fronte di una incerta retribuzione e di durata degli incarichi;
2) inasprimento delle sanzioni disciplinari;
3) chiusura sulla possibilità di tornare a una situazione prima del 2009 ( Decreto Brunetta);
4) incertezza sulla media degli 85 € lordi nel triennio, che non saranno sostenute dalle risorse attualmente perviste dalla Legge 107/15
5) attività di formazione gratuite per l'inserimento nelle ore funzionali.
Sinteticamente:
1)"straordinario obbligatorio" a fronte di una incerta retribuzione e di durata degli incarichi;
2) inasprimento delle sanzioni disciplinari;
3) chiusura sulla possibilità di tornare a una situazione prima del 2009 ( Decreto Brunetta);
4) incertezza sulla media degli 85 € lordi nel triennio, che non saranno sostenute dalle risorse attualmente perviste dalla Legge 107/15
5) attività di formazione gratuite per l'inserimento nelle ore funzionali.
Lasciateci il contratto 2007-2009
Se questo è il quadro, sicuramente punitivo e da "regolamento dei
conti" allora è consigliabile rimanere con il profilo giuridico ed
economico del contratto di otto anni fa. Non è il migliore, ma sicuramente non
il peggiore! Qualcuno storcerà il naso, non vedendo nella propria busta paga
gli arretrati e il contributo ( è difficile definirlo "aumento"),
sicuramente però sarà salva la nostra dignità.
Un possibile contratto in linea con il contesto
economico-finanziario
Si profila un possibile contratto coerente con il
dettato economico-finanziario della contrazione dei diritti, e dell'espansione
invece dei doveri e dei carichi lavorativi.
L'ultimo esempio della presenza
fastidiosa della crematistica aristotelica e che oggi si declina
nella versione postmoderna attraverso l'espressione dell'ottimizzazione delle risorse.
L'ultima espressione di un limite dell'euro che impedendo la svalutazione della
moneta, "scarica" questa rigidità sulla riduzione dei salari e
l'aumento dei carichi di lavoro. Si prospetta un profilo al ribasso ,
difficile da accettare per la maggior parte dei docenti.
Si sta definendo uno
scenario scivoloso e inclinato verso l'azzeramento della passione, o per
dirla con B. Spinoza, delle "passioni tristi"
A questo punto non resta...
Vedremo i sindacati alzarsi e salutare l'Aran? La
situazione porta a questa inevitabile conclusione. Lo faranno? Me lo auguro! E'
strano che non lo abbiano ancora fatto!
Gianfranco Scialpi