Elezioni
RSU, da qui ai giorni 17,18,19 aprile sentiremo tante belle parole. E'
difficile comprendere quanto siano estemporanee e quanto invece
"studiate a tavolino". L'importante è non dimenticare i fatti. Gli
unici da cui partire per valutare i sindacati.
L'intervista di A. Maria Furlan
Tecnicadellascuola.it ha pubblicato una significativa
e illuminante intervista di A. Maria
Furlan. segretaria
generale della Cisl.
Si legge tra l'altro. "Nell’era della disintermediazione e dei social network, il sindacato rimane uno dei pochi soggetti in grado di aggregare le persone, combattere la “solitudine di massa” di cui parlava il sociologo David Reisman già negli anni cinquanta. Abbiamo bisogno di luoghi di vera partecipazione, di confronto libero e trasparente dove poter discutere per trovare momenti necessari di mediazione tra stato ed individuo, tra impresa e lavoratori. Questo vale anche per il settore del pubblico impiego e della scuola, dove la firma dei contratti dopo nove anni di blocco è stata certamente una svolta positiva per tutti i lavoratori. È importante aver riconquistato uno strumento come il contratto, dopo un lungo periodo di blocco delle retribuzioni e di riduzione degli spazi di partecipazione e di contrattazione. È stato un successo per il sindacato. Ma è chiaro che dobbiamo fare di più.
E la Cisl è in prima fila per restituire dignità e centralità, non solo risorse economiche importanti, a tutti i dipendenti pubblici che hanno sempre e comunque garantito, con innegabili sacrifici, i servizi ai cittadini in questi lunghi anni di crisi...
Si legge tra l'altro. "Nell’era della disintermediazione e dei social network, il sindacato rimane uno dei pochi soggetti in grado di aggregare le persone, combattere la “solitudine di massa” di cui parlava il sociologo David Reisman già negli anni cinquanta. Abbiamo bisogno di luoghi di vera partecipazione, di confronto libero e trasparente dove poter discutere per trovare momenti necessari di mediazione tra stato ed individuo, tra impresa e lavoratori. Questo vale anche per il settore del pubblico impiego e della scuola, dove la firma dei contratti dopo nove anni di blocco è stata certamente una svolta positiva per tutti i lavoratori. È importante aver riconquistato uno strumento come il contratto, dopo un lungo periodo di blocco delle retribuzioni e di riduzione degli spazi di partecipazione e di contrattazione. È stato un successo per il sindacato. Ma è chiaro che dobbiamo fare di più.
E la Cisl è in prima fila per restituire dignità e centralità, non solo risorse economiche importanti, a tutti i dipendenti pubblici che hanno sempre e comunque garantito, con innegabili sacrifici, i servizi ai cittadini in questi lunghi anni di crisi...
Un contratto positivo? Solo il sindacato
lo vede
Tralascio altri passaggi. Chi ha seguito gli eventi
della vertenza contrattuale, coglie la distanza tra questa lunga intervista e
la realtà. E' arduo affermare che "la firma dei contratti dopo nove
anni di blocco è stata certamente una svolta positiva per tutti i
lavoratori". "Gli incrementi" contrattuali sono
assolutamente irricevibili. Irriguardosi e poco rispettosi. E' difficile
trovare una determinazione adeguata a questo riconoscimento economico. I
sindacati lo definiscono incremento, certificando un'alta competenza a
nascondere la realtà. Non lasciamoci ingannare dalle loro tabelle che
presentano il lordo. I sindacati si guardano bene nel presentare il netto.
Sicuramente è incerta la natura del lordo. Dipendente o stato? Dichiara il sindacato
Anief: Qualora si tratti di lordo dipendente, applicando una tassazione
media del 35%, la somma che effettivamente il personale della scuola si
ritroverà in più in busta paga tra un mese sarà tra i 55 e i 71 euro. Qualora,
invece, quelle somme indicate si riferiscano al netto del lordo Stato, quindi
da dividere per 1,3838, dunque soggette anche ad altre ritenute fiscali e
previdenziali, il discorso cambia, segnala ancora il sindacato.
Perché,
applicando il coefficiente dell’1,3838, si scenderebbe subito a meno di 62 euro
e poi, tassando la quota sempre del 35% medio, la cifra finale netta si
fermerebbe a 40 euro. Con differenze in base a categorie e fascia di
collocazione stipendiale"
Sicuramente sarà un bel successo del sindacato se riuscirà a contenere l'emoraggia di tessere.
Sicuramente sarà un bel successo del sindacato se riuscirà a contenere l'emoraggia di tessere.
Il sindacato favorisce la
partecipazione? Non credo...
Altra affermazione che non corrisponde alla realtà. Il
sindacato promuove la partecipazione e il confronto libero? Non credo.
Purtroppo lo certifica il loro silenzio alle richiesta ripetuta di
mettere a disposizione del personale della scuola l'Atto di indirizzo. Il
silenzio non è esente da un significato comunicativo. Il primo assioma della
comunicazione, infatti, formalizza il fatto che "la non-comunicazione è
impossibile,
"perché qualsiasi comportamento comunica qualcosa di noi ed è impossibile
avere un non-comportamento. Per quanto una persona con la sua passività e i
suoi silenzi trasmetta la volontà di non comunicare con un altro individuo, sta
comunque inviando un messaggio, e quindi, comunica di non voler comunicare.
Qualunque cosa fai o dici, qualunque scelta o qualunque atteggiamento assumi,
comunica alcuni aspetti di te stesso agli altri. La comunicazione può
essere involontaria, non intenzionale, non conscia e addirittura
inefficace. Anche l’indifferenza e l’inattività sono forme di
comunicazione come le altre, poiché portano con sé comunque un significato. La
domanda non è “se” una persona stia comunicando, ma “cosa” stia comunicando,
anche tramite la sua apparente assenza."
In altri termini, hanno deciso di ignorare la richiesta, ritenendola non funzionale alla chiusura rapida della vertenza contrattuale.
In altri termini, hanno deciso di ignorare la richiesta, ritenendola non funzionale alla chiusura rapida della vertenza contrattuale.
Parole e interviste fastidiose
Che dire? Solo che è ripreso il balletto delle belle
parole, finalizzate a confondere la realtà. In altri termini a nascondere i
fatti per favorire l'affermazione delle proprie liste alle elezioni delle
RSU. Dai fatti, invece occorre partire. Sono un ottimo esercizio
per la nostra memoria, oggetto del "bombardamento mediatico"
finalizzato ad azzerarla. Parafrasando " L'uomo senza qualità" di R.
Musil, è possibile affermare che l'idealtipo della società della
"superficie" e dell'informazione, contrapposta alla conoscenza è
"l'uomo senza memoria".
Tenersi fuori da questo meccanismo di
annullamento, significa favorire il pensiero critico e riflessivo.
Gianfranco
Scialpi