Gli
insegnanti, quando il gioco si fa duro, sono messi al margine. A detta di molti
non hanno le competenze organizzative, gestionali...Nella quotidianità
scolastica, però non è così!
Avevo sostenuto Bianca Laura Granato
Poco prima
delle elezioni del 4 marzo si parlava di un Ministro-insegnante da parte del
M5s. La candidatura aveva un volto: Bianca Laura Granato. Insegnante di
lettere, quindi esperta di aula. La sua figura, inoltre, esprimeva
l'opposizione alla L.107/17, che ha contribuito allo scivolone elettorale di M.
Renzi.
Poi, però...
La sua
candidatura, però è durata poco. Qualche giorno! Poi è ripresa la sfilata degli
esperti di tutto, meno che di aula. Si è fatto il nome di Salvatore Giuliano,
un Dirigente Scolastico consulente della Giannini fino al 2016 e quindi
sostenitore della L.107/15. Almeno fino agli inizi di marzo, quando è stato
nominato "in pectore" Ministro dell'Istruzione.
E' di
quei giorni la sua dichiarazione "Tutta da
buttare e da riscrivere da capo. Alle assunzioni fatte, e che restano, ne
faremo altre". Ribadisco le mie perplessità: non è più una persona d’aula.
Il suo ambiente di riferimento è divenuto il suo ufficio di Presidenza.
Garantisco cambia molto la prospettiva dalla quale si guardano i problemi. Un
esempio: le classi pollaio, urgenza da risolvere e ribadita nel contratto di
governo. Ci sono dei Dirigenti Scolastici “tiepidi” nel contrastare le
decisioni contabili di alcuni Usr. Certificano una sottovalutazione del
problema non cogliendo quanta formazione di qualità è
sottratta agli alunni e studenti. Del resto, in classe non ci sono loro!
Prosegue la “moda dei Rettori”
Recentemente
la candidatura di S. Giuliano sì è leggermente appannata. Si sono fatti i
nomi di Pittoni (Lega), un tecnico di questioni scolastiche, per arrivare
all'ultima candidatura Gianluca Vago, Rettore dell'Università Statale di
Milano.
Se l'ipotesi diventerà una realtà, allora siamo di fronte all''ultimo esempio di come "la storia non insegni nulla". Chiedo: la scuola ha bisogno di un altro Rettore, dopo Carrozza e Giannini? Non credo!
Se l'ipotesi diventerà una realtà, allora siamo di fronte all''ultimo esempio di come "la storia non insegni nulla". Chiedo: la scuola ha bisogno di un altro Rettore, dopo Carrozza e Giannini? Non credo!
La “scomparsa” degli insegnanti
Siamo alla riedizione di un vecchio copione: gli
insegnanti non sono ritenuti all'altezza di guidare il Miur. Non ne hanno le
competenze! Per loro non vale il detto "quando il gioco si fa duro, i duri
cominciano a giocare". Eppure di competenze organizzative e
gestionali ne hanno da vendere! Penso agli Animatori Digitali, ai
Referenti per il contrasto al Cyberbullismo, alle Figure Strumentali, ai tanti
primi collaboratori del Dirigente Scolastico. Molti di quest’ultimi, svolgono
funzioni dirigenziali nelle scuole assegnate in reggenza.
E' mai possibile che tra queste figure non ci sia una persona all'altezza del compito di guidare il Miur? Ne dubito! Eppure... anche il M5s sembra avviarsi a ripetere lo stesso errore del passato, favorendo il declino e l'emarginazione del Ministero preposto all'istruzione. Pessimo inizio! Ma attendiamo i fatti.
E' mai possibile che tra queste figure non ci sia una persona all'altezza del compito di guidare il Miur? Ne dubito! Eppure... anche il M5s sembra avviarsi a ripetere lo stesso errore del passato, favorendo il declino e l'emarginazione del Ministero preposto all'istruzione. Pessimo inizio! Ma attendiamo i fatti.
Gianfranco
Scialpi
Aggiornamento del 29 luglio 2020: dall'articolo di Gianfranco Scialpi sono passati poco più di 2 anni e il Miur è guidato da una ex insegnante, che però recentemente ha superato il concorso a Ds. Quindi una insegnante non più al 100%, e infatti le cose al ministero non stanno soddisfacendo molto gli operatori della scuola
Aldo Domenico Ficara
Aggiornamento del 29 luglio 2020: dall'articolo di Gianfranco Scialpi sono passati poco più di 2 anni e il Miur è guidato da una ex insegnante, che però recentemente ha superato il concorso a Ds. Quindi una insegnante non più al 100%, e infatti le cose al ministero non stanno soddisfacendo molto gli operatori della scuola
Aldo Domenico Ficara