Il Ministro
Bussetti pubblicizza i risultati conseguiti e rende noti gli obiettivi da
conseguire. Tutto importante! Manca, però, il punto che occupava la pole
position nel contratto di governo: l'abolizione delle classi pollaio.
Il Ministro Bussetti, le sue priorità
Il Ministro gira molto e dichiara anche gli obiettivi
conseguiti e quelli ancora da raggiungere.
Riporto qui alcuni stralci di post presenti nel suo profilo Facebook:
"Ieri, con l’approvazione di 2 emendamenti del MIUR in sede di conversione del decreto-legge su Genova, sono stati sbloccati 36 milioni di euro per l’edilizia scolastica innovativa e per la sicurezza degli edifici."(19 ottobre 2018)
"Ieri ho firmato il decreto che consente di dare avvio alle procedure concorsuali straordinarie per la #scuola dell’infanzia e la scuola primaria previste dal cosiddetto Decreto Dignità." (19 ottobre 2018)
"Ieri ho firmato il decreto per lo stanziamento di ulteriori 9 milioni di euro per gli Istituti superiori musicali non statali e le Accademie storiche non statali di belle arti. Sono risorse che vanno ad aggiungersi a quelle assegnate con i decreti già emanati nel corso dell’anno e assicurano la sostenibilità dei bilanci delle istituzioni coinvolte... (17 ottobre 2018)
" In questi giorni di intenso lavoro sulla legge di bilancio stiamo cercando di trasformare in atti concreti le parole d’ordine che hanno contraddistinto la mia attività di governo fin dal giorno del mio insediamento come Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca. Negli ultimi mesi abbiamo avuto modo di parlare di tantissime questioni legate al mondo della #scuola, dal reclutamento dei docenti ai fondi stanziati per l’edilizia scolastica, dall’Alternanza Scuola-Lavoro al nuovo esame di maturità. (13 ottobre 2018)
Riporto qui alcuni stralci di post presenti nel suo profilo Facebook:
"Ieri, con l’approvazione di 2 emendamenti del MIUR in sede di conversione del decreto-legge su Genova, sono stati sbloccati 36 milioni di euro per l’edilizia scolastica innovativa e per la sicurezza degli edifici."(19 ottobre 2018)
"Ieri ho firmato il decreto che consente di dare avvio alle procedure concorsuali straordinarie per la #scuola dell’infanzia e la scuola primaria previste dal cosiddetto Decreto Dignità." (19 ottobre 2018)
"Ieri ho firmato il decreto per lo stanziamento di ulteriori 9 milioni di euro per gli Istituti superiori musicali non statali e le Accademie storiche non statali di belle arti. Sono risorse che vanno ad aggiungersi a quelle assegnate con i decreti già emanati nel corso dell’anno e assicurano la sostenibilità dei bilanci delle istituzioni coinvolte... (17 ottobre 2018)
" In questi giorni di intenso lavoro sulla legge di bilancio stiamo cercando di trasformare in atti concreti le parole d’ordine che hanno contraddistinto la mia attività di governo fin dal giorno del mio insediamento come Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca. Negli ultimi mesi abbiamo avuto modo di parlare di tantissime questioni legate al mondo della #scuola, dal reclutamento dei docenti ai fondi stanziati per l’edilizia scolastica, dall’Alternanza Scuola-Lavoro al nuovo esame di maturità. (13 ottobre 2018)
Ministro Bussetti, evita di guardare verso "la
pole position"
I post rimandano tutti a questioni importanti. Il
Ministro, però continua ad evitare di "guardare" verso la "pole
position" del contratto di governo per la scuola. Mi riferisco
all'abolizione delle classi-pollaio. Iattura della scuola italiana! Realtà negata e sottostimata, grazie
ad un gioco numerico. Formazione compromessa anche per l'assenza delle
compresenze nel tempo pieno (L.820/71), "defenestrate" dalla
scuola di base dal duo Gelmini-Tremonti (2008)
Ricordo al Ministro che il ritorno a classi educative, auspicate anche dal filosofo "greco" U. Galimberti è la priorità del governo del cambiamento. Si legge, infatti a pagina 41 dopo sei righe: " Per far ciò occorre ripartire innanzitutto dai nostri docenti. In questi anni le riforme che hanno coinvolto il mondo della scuola si sono mostrate insufficienti e spesso inadeguate, come la c.d. “Buona Scuola”, ed è per questo che intendiamo superarle con urgenza per consentire un necessario cambio di rotta, intervenendo sul fenomeno delle cd. “classi pollaio”, dell’edilizia scolastica, delle graduatorie e titoli per l’insegnamento. Particolare attenzione dovrà essere posta alla questione dei diplomati magistrali e, in generale, al problema del precariato nella scuola dell’infanzia e nella primaria."
Sono consapevole che l'operazione ha dei costi significativi e progressivi, quantificati nella proposta di legge, ma egli deve prima di tutto rispettare le priorità e come si sente spesso dire "rispettare il programma".
Ricordo al Ministro che il ritorno a classi educative, auspicate anche dal filosofo "greco" U. Galimberti è la priorità del governo del cambiamento. Si legge, infatti a pagina 41 dopo sei righe: " Per far ciò occorre ripartire innanzitutto dai nostri docenti. In questi anni le riforme che hanno coinvolto il mondo della scuola si sono mostrate insufficienti e spesso inadeguate, come la c.d. “Buona Scuola”, ed è per questo che intendiamo superarle con urgenza per consentire un necessario cambio di rotta, intervenendo sul fenomeno delle cd. “classi pollaio”, dell’edilizia scolastica, delle graduatorie e titoli per l’insegnamento. Particolare attenzione dovrà essere posta alla questione dei diplomati magistrali e, in generale, al problema del precariato nella scuola dell’infanzia e nella primaria."
Sono consapevole che l'operazione ha dei costi significativi e progressivi, quantificati nella proposta di legge, ma egli deve prima di tutto rispettare le priorità e come si sente spesso dire "rispettare il programma".
Gianfranco
Scialpi