Riportiamo una lettera aperta inviata a
Rosa Maria Dell’Aria scritta da Irene Carmina, 34 anni, avvocatessa di Palermo
specializzata in Diritto penale internazionale:
“ Non provi neanche per un attimo
vergogna, amarezza o rimorso per quanto accaduto sebbene ora sia costretta a
subire un provvedimento grave e riprovevole e a vedere il suo viso triste
comparire su tutte le testate giornalistiche, come fosse colpevole di una
condotta illegale o peggio di un comportamento diseducativo nei confronti del
suoi allievi. Sia invece orgogliosa del pensiero critico che ha saputo
instillare nei suoi studenti, della libertà di manifestazione del pensiero che
non è solo formale, ma sostanziale e praticata nella sua scuola, della levatura
culturale di un gruppo di studenti che non si imita a imparare pedissequamente
la data di una battaglia, ma riflette, analizza criticamente e crea un suo
pensiero indipendente, manifesta i suoi dubbi e la sua contrarietà.
Essere
contrari, quando ciò non si materializzi nell’agire violento ma rimanga
manifestazione del proprio libero pensiero oppositivo come esercizio di una
libertà positiva e del suo contrario negativo, è un diritto, non certo
un’attività di propaganda politica, come pure si è voluto fare. Gioisca perché,
pur inconsapevolmente, ha palesato la verità di questo governo allergico al
diverso, allo straniero, all’oppositore, che si serve di una squadra della
Digos per fare irruzione in un liceo. Sia fiera dei suoi studenti perché il
paradosso di quanto accaduto è che hanno mostrato, con i fatti susseguenti al
video incriminato, che un dubbio ragionevole esiste sull’accostamento
dell’agire di questo governo ad una condotta di regime. Alzi lo sguardo, perché
noi non ce lo facciamo abbassare “