Dopo la pubblicazione dell’inchiesta sul concorso per dirigente scolastico del settimanale L’Espresso si fa un gran discutere sul fatto che il concorso possa essere annullato o meno. In un articolo pubblicato su La Tecnica della Scuola si scrive: “ Nella giornata odierna il TAR Lazio ha preso in esame uno dei ricorsi presentati e finalizzato ad ottenere l’ammissione con riserva alla prova orale. Secondo le prime notizie i giudici che stanno affrontando il caso sarebbero orientati ad emettere quanto prima una sentenza di merito in modo da consentire eventualmente al Ministero la ripetizione della prova scritta per tutti “. I motivi di tale decisione sarebbero legati soprattutto al mancato rispetto di un principio fondamentale, contenuto nello stesso bando di concorso, ovvero quello della unicità della prova scritta a livello nazionale. Infatti, in Sardegna la prova scritta si è svolta due mesi dopo rispetto alle altre regioni d’Italia a causa della chiusura delle scuole dell’isola per motivi meteorologici proprio in concomitanza con la data prevista . La tesi opposta afferma che non ci potrà essere alcun annullamento legato al rinvio della prova in Sardegna per un semplice motivo, lo stesso CdS aveva previsto prove suppletive, che, per le stesse ragioni del rinvio della Sardegna, avrebbero potuto inficiare i risultati. Tesi rafforzata dal fatto che il passaggio all'orale non era a numero chiuso, ma semplicemente legato al voto minimo di 70. Si ricorda inoltre, a favore della decisione del Miur, che la sera del 17 ottobre 2018 migliaia di insegnanti avevano già raggiunto le sedi in cui si sarebbe svolta la prova, spesso poste a centinaia di km dalla residenza e che le scuole avevano già organizzato tutto quanto era necessario per lo svolgimento della prova per l'indomani.
Dopo la pubblicazione dell’inchiesta sul concorso per dirigente scolastico del settimanale L’Espresso si fa un gran discutere sul fatto che il concorso possa essere annullato o meno. In un articolo pubblicato su La Tecnica della Scuola si scrive: “ Nella giornata odierna il TAR Lazio ha preso in esame uno dei ricorsi presentati e finalizzato ad ottenere l’ammissione con riserva alla prova orale. Secondo le prime notizie i giudici che stanno affrontando il caso sarebbero orientati ad emettere quanto prima una sentenza di merito in modo da consentire eventualmente al Ministero la ripetizione della prova scritta per tutti “. I motivi di tale decisione sarebbero legati soprattutto al mancato rispetto di un principio fondamentale, contenuto nello stesso bando di concorso, ovvero quello della unicità della prova scritta a livello nazionale. Infatti, in Sardegna la prova scritta si è svolta due mesi dopo rispetto alle altre regioni d’Italia a causa della chiusura delle scuole dell’isola per motivi meteorologici proprio in concomitanza con la data prevista . La tesi opposta afferma che non ci potrà essere alcun annullamento legato al rinvio della prova in Sardegna per un semplice motivo, lo stesso CdS aveva previsto prove suppletive, che, per le stesse ragioni del rinvio della Sardegna, avrebbero potuto inficiare i risultati. Tesi rafforzata dal fatto che il passaggio all'orale non era a numero chiuso, ma semplicemente legato al voto minimo di 70. Si ricorda inoltre, a favore della decisione del Miur, che la sera del 17 ottobre 2018 migliaia di insegnanti avevano già raggiunto le sedi in cui si sarebbe svolta la prova, spesso poste a centinaia di km dalla residenza e che le scuole avevano già organizzato tutto quanto era necessario per lo svolgimento della prova per l'indomani.