"Attualmente sono 6.792 i dirigenti scolastici in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. Il 68,2% dei dirigenti in servizio è una donna, il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni. I posti messi a bando erano, alla fine del 2017, 2425, di cui 9 destinati al Friuli Venezia Giulia, che corrispondevano ai posti vacanti nell’anno scolastico 2017/2018, più quelli che si prevedeva si sarebbero resi disponibili a seguito dei pensionamenti nel 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, detratti quelli che si possono coprire con le graduatorie esistenti nonché quelli delle scuole sottodimensionate (che non possono avere un dirigente titolare).
Con il decreto semplificazione, che ha eliminato il corso di formazione, il numero dei vincitori è diventato 2900. In 30 mila si sono presentati alle preselezioni, i docenti che hanno superato la prova scritta sono 3795. Secondo le previsioni, il concorso doveva finire entro l’estate per portare i primi presidi a scuola a settembre 2019. Ma gli intoppi potrebbero far slittare ancora l’assunzione ". Così si scrive nella parte finale di un articolo pubblicato dal Corriere della Sera. Pertanto se gli intoppi dovessero far slittare ancora l’assunzione, allora una soluzione potrebbe essere individuata nella riapertura delle graduatorie degli incarichi annuali, così come avveniva qualche lustro fa. A tal riguardo solo a titolo di esempio si ricorda l'Ordinanza Ministeriale 28 gennaio 1997, n. 65.