Alla Lega di Salvini non basta il ‘Residuo fiscale’ (90 miliardi di euro all’anno circa da sottrarre al Sud), non basta la ‘regionalizzazione della scuola’ (soldi tolti alla scuola del Sud in favore della scuola del Nord): adesso vuole il ritorno alle ‘Gabbie salariali’: retribuzioni più basse al Sud per aumentare le retribuzioni del Nord. Salvini è coerente: prima il Nord.
In questo dibattito surreale, dove il Nord – anzi il Centro Nord – in buona parte rappresentato dalla Lega di Salvini, oggi diventato la periferia della Germania, sta provando a scippare altri risorse al Sud, non spicca soltanto la citata proposta su ‘Residuo fiscale’, ma anche la regionalizzazione della scuola (ovviamente, neanche a dirlo, insegnanti del Nord pagati meglio di quelli del Sud) e il ritorno alle ‘Gabbie salariali’.
Per la cronaca, l’Italia ha già applicato le ‘Gabbie salariali’ dal 1954 al 1972. Per ‘Gabbie salariali’ s’intende un sistema di calcolo dei salari che mette in relazione le retribuzioni con determinati parametri quali, ad esempio, il costo della vita in un determinato luogo.