Le dimissioni di Fioramonti certificano la coerenza
del personaggio politico. Purtroppo l'annuncio dei suoi prossimi impegni
politici rischiano di mettere in secondo piano il valore della decisione e
soprattutto l'eclissi della scuola.
Le dimissioni di Fioramonti, ottima decisione!
Le dimissioni di Fioramonti sono un atto importante,
raro in politica e non solo. Esprimono un deciso no alle politiche
scolastiche degli ultimi anni, che hanno visto spesso la scuola come un
bancomat per risanare le finanze pubbliche (Gelmini 2008-09).
Molti hanno espresso soddisfazione e gratitudine per il bel gesto del
Ministro. Quindi "Chapeau al ministro per coerenza e visione"
(Pino Turi, Uil scuola).
Riporto alcuni post presenti nella sua pagina Facebook:
"Condivido il coraggio e la coerenza dimostrati con le dimissioni....",
"Abbiamo perso l'unica persona che ha avuto la capacità di mettere a
nudo il vero problema dell'Italia ...
Non è la scuola in sé, il processo di
insegnamento/apprendimento che va additato, ma l'incapacità di generare politiche
e strumenti per garantire un futuro lavorativo ai tanti giovani che escono
dalla scuola italiana con competenze qualificate , in grado di risollevare un
Paese in ginocchio...", "Un grande gesto che rischiara la politica
più oscura fatta di gente che promette promette e poi non si schioda dalla
poltrona". E così via. Ovviamente sono presenti anche post che
esprimono delle critiche.
"La buccia di banana" di L. Fioramonti
Le dimissioni di Fioramonti dovevano servire
soprattutto a porre l'attenzione sull'emergenza educativa, espressa
nell'immagine di una scuola distrutta (S. d'Errico), emarginata e
resa inutile dal finanzcapitalismo. Purtroppo la sua decisione è
stata accompagnata dall'intenzione di favorire la nascita di un nuovo soggetto
politico, ma sempre filo governativo.
Questa parte ha permesso a molti commentatori politici di spostare
l'attenzione dalla scuola alla strategia politica e di ipotetico tornaconto
personale dell'ex Ministro.
La dichiarazione rappresenta la classica buccia di banana, il
distrattore di cui parla N. Chomsky: " L’elemento primordiale del
controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare
l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi
dalle élite politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o
inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti."
Ecco alcuni titoli che mettono in evidenza anche indirettamente le intenzioni
separatiste dell'ex Ministro: "Il campione di tasse e gaffe farà il soldatino
di Giuseppi" (La Verità), "Fioramonti va, Conte avverte:
nessun partito con il mio nome" (Il Fatto Quotidiano), "Governo,
prove di scissione M5s" (Il Messaggero), " M5s, strappo di
Fioramonti, il Ministro si dimette e prepara un gruppo con i grillini
ribelli" (Il Mattino), "Fioramonti lascia, tremano i 5S"
(La Stampa).
Gianfranco
Scialpi