Riportiamo uno stralcio di un articolo
pubblicato su OggiScuola che evidenzia alcune caratteristiche degli insegnanti
in modo del tutto soggettivo, Una descrizione che può aprire una discussione in
merito. Nell’articolo si scrive:
“
Insegnanti “capo”
Molto attenti ad accaparrarsi le
simpatie dei dirigenti, legati ai sindacati che ne tutelano l’incolumità, si
sanno far ben rispettare dai loro alunni che li temono per il loro modo
prepotente di porsi.
Confondono il rispetto con la paura, tramandando il concetto
errato anche ai loro discenti. Stanno molto attenti ad accaparrarsi progetti e
figure aggiuntive varie. Benedetti i valori di una volta! Questi tipi di
docenti sono convinti di essere i migliori, anche i genitori, qualche volta, li
temono. Sono tristemente inseriti nella scuola della “crisi”.
Le
prime donne
Le prime donne nell’ambito delle opere
teatrali o cinematografiche, sono da considerarsi le protagoniste principali.
Nelle scuole, purtroppo, le “PRIME DONNE”che non sono riuscite a inserirsi nel
mondo dello spettacolo e divenute “PROFESSORESSE O MAESTRE” con un bisogno
esasperato del “farsi notare a ogni costo”, aspirano a incarichi e promozioni.
La maggior parte di esse riesce a raggiungere gli obiettivi, mirando a cariche
dirigenziali. In molti casi, per non dir sempre, hanno reso molte istituzioni
scolastiche dei potenziali centri di nascita per associazioni, coadiuvate dai
docenti maschietti, antifemministe.
Le donne “vere” hanno diretto, insegnato,
riformato con lo stile di “Vere signore”, tracciando pagine di storia
inesauribile nella scuola Italiana. Basta ricordare la grande “Maria
Montessori”. Il futuro delle dirigenze scolastiche , se le “prime donne” non
saranno contrastate dalle figure maschili, ormai sempre più in disuso, sarà un
privilegio di queste “femmine” arriviste e con sete d’allori ma con pochi
principi e valori etici “.