Tutti i docenti dovranno essere a
disposizione della scuola fino al 30 giugno. Ma mentre gli anni precedenti la
possibilità di essere chiamati era limitata ai commissari interni, adesso le
probabilità aumentano del doppio.
Tra i docenti a disposizione potrebbero
esserci chi non è più in sede da marzo, infatti, quando furono sospese le attività
didattiche molti rientrarono nelle regioni di origine ( vedi treni nord sud di metà marzo ) . Pertanto garantire
l’immediata sostituzione potrebbe diventare difficile. A tal riguardo il portale Orizzonte Scuola scrive: “ Né il non essere in sede costituisce di per sé
una giustificazione, se sarà possibile
in quelle giornate spostarsi da un comune all’altro o ancor di più da
una regione all’altra. Una situazione complessa, della quale forse bisognerebbe
tenere conto, senza far finta che il problema non esista “.
In altre parole
sono numerosi gli insegnanti meridionali che hanno lasciato le regioni del nord
dove insegnavano. Probabile un loro rientro nella sede di servizio nei giorni precedenti la Maturità
2020