I dirigenti scolastici, dopo aver letto
la bozza delle linee guida per il rientro a scuola nel prossimo settembre (
mancano 66 giorni ) sono molto preoccupati, infatti, sulle loro teste peserà
ogni decisione da prendere. Ognuno di loro dovrà cimentarsi in un gioco degli
incastri ridisegnando spazi, composizione delle classi, turnazione dei ragazzi
e degli insegnanti. Le scuole non sono adeguate ad affrontare questa
situazione, mancano gli spazi e mancano i docenti.
Nella bozza delle linee
guida si parla di un miliardo destinato al personale, ma più che ai docenti si
fa riferimento agli Ata. “ Certo si tratta di un aiuto indispensabile, ma non si
può pretendere che un bidello passi un’ora intera a sorvegliare una classe in
attesa che arrivi l’insegnante impegnato in un’altra lezione” queste le parole
di un preside.