Pino Turi, segretario nazionale della
Uil scuola interviene sulle recenti dichiarazione della Ministra dicendo: “La
ministra sbaglia due volte in un’intervista sola. Guarda alle macchine, alla
tecnologia sinonimo di modernizzazione, e divide le persone, che l’innovazione
la fanno.
La scuola vista dall’ottica della spinta tecnologica non ci convince
nella misura in cui trascura le persone. La scuola è rapporto interpersonale che
ha bisogno di un clima sereno. La tanto declamata digitalizzazione non sarà in
grado di sostituire, grazie a Dio, il lavoro degli insegnanti. La ministra si
troverà a settembre con banchi di nuova generazione, probabilmente con una
digitalizzazione d’avventura, ma con personale demotivato. La pandemia non ha
azzerato i diritti, né spento lo spirito critico delle persone.
Il personale
della scuola si è mostrato resiliente e capace. Ricordiamo alla ministra che per
riconoscere il lavoro, il merito, la qualità potrebbe partire dal rinnovo del
contratto. Contratto nazionale che riguarda tutto il personale. Tutto quello
che lavora a scuola. Dipendente dello Stato. Il ministro che dovrebbe averne a
cuore le sorti, divide, semina vento, e poi si lamenta se raccoglie tempesta”.