La Ministra dell’Istruzione Lucia
Azzolina spiega: “Noi contiamo sulla responsabilità, a casa, delle famiglie. Se
un bambino è già malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo
sull’autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua
autonomia può organizzarsi come crede.
Però credo che un termometro a casa ce
l’abbiano quasi tutti se non tutti “. Ma la realtà è quella di percepire la
scuola come un parcheggio in cui mandare i figli anche in condizioni precarie
di salute, soprattutto quando in famiglia lavorano entrambi i genitori.