Riportiamo integralmente, per meglio comprendere le caratteristiche dell Peer Education, lo stralcio di un articolo della Lattes dal Titolo “ Metodologie e didattiche attive: cooperative learning, peer education, flipped classroom, didattica laboratoriale … “
La Peer Education è una metodologia che
si sta diffondendo soprattutto per la prevenzione di comportamenti a rischio,
in quanto coinvolge attivamente i ragazzi direttamente nel contesto scolastico,
con l’obiettivo di modificare i
comportamenti specifici e di sviluppare le life skills, cioè quelle abilità di vita
quotidiana necessarie affinchè ciascuno di noi possa star bene anche
mentalmente. In questo metodologia educativa i pari sarebbero dei modelli per
l'acquisizione di conoscenze e competenze di varia natura e per la modifica di
comportamenti e atteggiamenti, generalmente relativi allo “star bene”, modelli
efficaci in misura spesso equivalente ai professionisti del settore. Il peer
non è un professore, non è esperto di un sapere scientifico preciso, ma sa
gestire le relazioni: il suo ruolo è di mediazione ed è per questo che è percepito
come parte del gruppo. Il peer educator è un ragazzo comune, con una
consapevolezza maggiore dei processi comunicativi che si verificano nel gruppo
dei pari. Uno dei punti di forza della peer education è la riattivazione della
socializzazione all'interno del gruppo classe. Il peer da solo non trasforma
nulla, ma è stimolo stesso della partecipazione: la classe, durante gli
interventi, è coinvolta ed esortata nell'elaborazione dei vissuti e delle
esperienze. La peer education dà agli adolescenti la possibilità di trovare uno
spazio dove parlare di sé e confrontare le proprie esperienze “alla pari”. Fa
entrare lentamente la vita nella scuola: sono i peer a trasmettere e
condividere esperienze, dubbi e incertezze con i pari. I ragazzi coinvolti
hanno le percezione di vivere un momento di vita informale all'interno del
normale svolgimento della didattica scolastica.
Come costruire un intervento di peer
education? La progettazione comprende una serie di fasi:
·
analisi
dei bisogni dei destinatari
·
analisi
delle risorse disponibili
·
finalità
e obiettivi per rispondere ai bisogni dei destinatari
·
definizione
del gruppo di lavoro
·
individuazione
dei peer educator (secondo criteri fissati sulla base degli obiettivi stabiliti)
·
formazione
dei peer educator
·
progettazione
e realizzazione degli interventi progettati
·
realizzazione
degli interventi tra pari
·
valutazione
Selezionati i peer educator, il gruppo
ottenuto viene formato, utilizzando modalità interattive , come brainstorming,
giochi di ruolo, giochi cooperativi che aiutano i peer educator sia ad ampliare
le loro conoscenze relative ai vari comportamenti sia ad accrescere le abilità
affettive, relazionali e comunicative utili a raggiungere i loro pari
destinatari del progetto. Dal gruppo dei pari l’adolescente si sente compreso e
sicuro e può sperimentare la propria autoefficacia, condividere esperienze ed
emozioni. Sulla base dell'esperienza di formazione, delle conoscenze e delle
competenze in essa maturate, delle caratteristiche specifiche dei destinatari,
i peer educator progettano e realizzano iniziative connesse con i temi del
progetto, utilizzando gli strumenti di comunicazione che ritengono più adatti
ai loro pari. In questa fase, i peer educator possono , ad esempio, realizzare
un video sul tema scelto, distribuire volantini, organizzare laboratori di
animazione o un ciclo di conferenze, etc. La valutazione consiste nel
verificare se i ragazzi sono diventati protagonisti e responsabili in prima
persona della propria educazione