Il Sistema integrato di educazione e di istruzione garantisce a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppare le proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento per superare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, etniche e culturali (Decreto legislativo 65 del 2017). Il Sistema 0-6 anni mira a:
·
promuovere
la continuità del percorso educativo e scolastico
·
ridurre
gli svantaggi culturali, sociali e relazionali promuovendo la piena inclusione
di tutti i bambini e rispettando e accogliendo tutte le forme di diversità
·
sostenere
la primaria funzione educativa delle famiglie
·
favorire
la conciliazione tra i tempi di lavoro dei genitori e la cura dei bambini
·
promuovere
la qualità dell’offerta educativa anche attraverso la qualificazione
universitaria (è istituita una Laurea in Scienze dell’educazione a indirizzo
specifico) del personale educativo e docente, la formazione in servizio e il
coordinamento pedagogico
·
agevolare
la frequenza dei servizi educativi.
Il Sistema 0-6 comprende:
·
i
servizi educativi per l’infanzia, gestiti dagli Enti locali, direttamente o
attraverso la stipula di convenzioni, da altri enti pubblici o dai privati,
articolati in:
1.
nidi
e micronidi, che accolgono i bambini tra i 3 e i 36 mesi e hanno orari di
apertura, capacità ricettiva, modalità di funzionamento, costi delle rette
diversi da Comune a Comune (di solito assicurano il pasto e il riposo)
2.
sezioni
primavera, che accolgono i bambini tra i 24 e i 36 mesi e sono aggregate alle
scuole dell’infanzia statali o paritarie o ai nidi servizi integrativi, con
un’organizzazione molto flessibile e modalità di funzionamento diversificate.
Si distinguono in:
1. spazi gioco
per bambini da 12 a 36 mesi, privi di servizio mensa, con frequenza flessibile
fino a un massimo di 5 ore giornaliere
2. centri per
bambini e famiglie che accolgono bambini dai primi mesi di vita insieme a un
adulto accompagnatore, privi di servizio mensa, con frequenza flessibile
3. servizi
educativi in contesto domiciliare per un numero ridotto di bambini da 3 a 36
mesi
le scuole dell’infanzia, che possono
essere statali o paritarie a gestione pubblica o privata. La frequenza della
scuola dell’infanzia statale è gratuita; a carico delle famiglie resta il costo
del pasto e di eventuali servizi a domanda individuale (come scuolabus, pre-scuola,
prolungamento orario). Vera novità del decreto legislativo 65 del 2017 sono i
Poli per l’infanzia, che accolgono in un unico edificio o in edifici vicini
strutture sia del segmento 0-3 sia del segmento 3-6 per un migliore utilizzo
delle risorse attraverso la condivisione di servizi, spazi e risorse.