I dati della continua decrescita nelle iscrizioni scolastiche, potrebbe avere degli effetti negativi anche sulla popolazione insegnante. E il ministro dovrà valutare attentamente i dati “per decidere l’organico del prossimo anno, che i rappresentanti dei lavoratori temono di vedere ridimensionato”. Un tema, dunque, di enorme impatto sociale per l’Italia.
A tal riguardo vediamo i dati pubblicati dal ministero per le iscrizioni 2020/21
I Licei, con il 57,8% delle preferenze,
si confermano in testa alle scelte delle studentesse e degli studenti. Seguono
gli Istituti tecnici, con il 30,3% delle iscrizioni, e i Professionali, scelti
dall’11,9% delle ragazze e dei ragazzi.
Questi i primi dati riferiti alle
iscrizioni online al prossimo anno scolastico, il 2021/2022, che hanno
riguardato le classi prime della primaria, della secondaria di primo e di
secondo grado. Per la scuola dell’infanzia la domanda andava presentata in
modalità cartacea. La partecipazione delle scuole paritarie alle iscrizioni
online era facoltativa. La procedura si è aperta lo scorso 4 gennaio e si è
conclusa lunedì 25 gennaio alle 20.00.
Licei ancora in crescita
I Licei continuano ad essere scelti da
oltre uno studente su due: quest’anno il 57,8% delle domande ha riguardato un
indirizzo liceale (era il 56,3% un anno fa). Rimane sostanzialmente stabile il
Classico, scelto dal 6,5% delle ragazze e dei ragazzi (il 6,7% un anno fa).
Ancora in crescita l’interesse per gli indirizzi del Liceo scientifico, che
passano dal 26,2% delle preferenze di un anno fa al 26,9% di quest’anno.
Scendendo nel dettaglio, ha scelto lo Scientifico tradizionale il 15,1% dei ragazzi
(un anno fa era il 15,5%), il 10% ha scelto l’opzione Scienze applicate, che è
in crescita (l’8,9% l’anno scorso), confermata la scelta delle sezioni dello
Scientifico a indirizzo Sportivo da parte dell’1,8% delle studentesse e degli
studenti.
Il Linguistico scende dall’8,8% all’8,4%
delle scelte. Cresce l’Artistico, dal 4,4% al 5,1%. In aumento anche
l’interesse per il Liceo delle Scienze umane, dall’8,7 al 9,7% delle
preferenze. In particolare, l’indirizzo tradizionale sale dal 6% al 6,5%, l’opzione
Economico-Sociale sale dal 2,7% al 3,2%. Stabile il dato per i Licei ad
indirizzo Europeo e internazionale (0,5%). I Licei musicali e coreutici
scendono dall’1% allo 0,7%.
Uno studente su tre agli Istituti
tecnici
Un terzo delle scelte è ancora per i Tecnici
che, sostanzialmente, tengono: li sceglie il 30,3% delle studentesse e degli
studenti (il 30,8% un anno fa). Il settore Economico scende al 10% dall’11,2%,
cresce il Tecnologico, dal 19,6% al 20,3%. Gli Istituti professionali segnano
un calo dal 12,9% all’11,9% delle scelte.
Licei ancora al primo posto nel Lazio,
Tecnici in Veneto, Professionali in Emilia Romagna
È ancora il Lazio la Regione con il
maggior interesse per i Licei, con il 71,2%. Seguono Campania (64,3%), Abruzzo
(63,9%), Sicilia (63,8%). Veneto ed Emilia Romagna si confermano le Regioni con
meno adesioni per gli indirizzi liceali, entrambe al 48,2%.
Una conferma anche per il Veneto, come
Regione con più adesioni per i Tecnici: 38%. Seguono Lombardia (36,2%), Emilia
Romagna (36%), Friuli Venezia Giulia (35,7%). L’Emilia Romagna è ancora la
prima Regione nella scelta dei Professionali (15,8%), seguita da Veneto
(13,8%), Basilicata (13,7%), Toscana (13,5%).
La richiesta di tempo pieno
Cresce la domanda di tempo pieno (per un
totale di 40 ore settimanali) nella scuola primaria: a richiederlo è il 46,1%
delle famiglie rispetto al 45,8% di un anno fa. Tra le Regioni con le più alte
percentuali di scelta ci sono Lazio (64,1%), Piemonte (62,5%), Emilia Romagna
(60,7%). La percentuale più bassa si registra in Sicilia (14,8%), Molise
(15,3%), Puglia (21,4%).
Utenti sempre più autonomi nella
compilazione della domanda
L’83,7% degli utenti ha effettuato
autonomamente l’iscrizione online, senza passare dall’intermediazione della
scuola. Un dato in forte crescita rispetto all’anno scorso, quando erano il
69,4%. Il picco maggiore di coloro che hanno gestito in autonomia la domanda si
registra in Friuli Venezia Giulia (94,6%). Seguono Veneto (93,2%), Lombardia
(92,2%) e Sardegna (92,1%). Le Regioni in cui si è registrata una maggiore
intermediazione da parte delle scuole sono
Puglia (37,5%), Campania (36,2%), Sicilia (33,2%) e Calabria (33,1%).
Triplicato (+270%) il numero di utenti
che ha effettuato le iscrizioni online attraverso l’identità digitale unica, lo
SPID, che consentiva un accesso diretto al sistema senza registrazione. Sono
512.093, il 37% sul totale, rispetto al 10% di un anno fa.
Quasi due terzi delle iscrizioni online
sono state inoltrate utilizzando un pc; il 35% delle famiglie lo ha fatto da
mobile, il 3% da tablet.
Alto anche l’apprezzamento verso il
servizio. Il 93,8% degli utenti, dato in crescita, ritiene vantaggiosa, in
termini di risparmio di tempo, l’iscrizione online. Il 92% ritiene semplice la
procedura, dalla fase di registrazione a quella di inoltro della domanda. Oltre
248 mila utenti sono stati supportati durante la compilazione dall’Assistente
virtuale “iolly”, messo a disposizione sulla piattaforma per le iscrizioni.