Un volto di bambina diviso in due. Una metà è colorata, luminosa, positiva. L’altra è in bianco e nero, triste, l’occhio chiuso segnato da una lacrima. L’immagine di copertina del nuovo numero dell’Espresso viene dal reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Istituto Mondino di Pavia. Dove si combatte per salvare una generazione schiacciata dall’incubo della pandemia nell’indifferenza della politica. A loro si rivolge il titolo: "Arrivederci ragazzi". Ce la farete, ci rivedremo.
Un volto di bambina diviso in due. Una metà è colorata, luminosa, positiva. L’altra è in bianco e nero, triste, l’occhio chiuso segnato da una lacrima. L’immagine di copertina del nuovo numero dell’Espresso viene dal reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Istituto Mondino di Pavia. Dove si combatte per salvare una generazione schiacciata dall’incubo della pandemia nell’indifferenza della politica. A loro si rivolge il titolo: "Arrivederci ragazzi". Ce la farete, ci rivedremo.