Il ministro Bianchi ha abbracciato da tempo l'idea della scuola superiore in quattro anni, tanto da pubblicarla nel suo saggio sull’Istruzione in Italia “Nello specchio della scuola”, scritto nel 2020 come sintesi dell’esperienza alla guida della task force per riorganizzare il sistema in funzione dell’emergenza sanitaria.
Nel suo libro il professore emiliano sostiene che tagliare di un anno la durata del liceo avrebbe il vantaggio di ridurre anche i tempi di accesso all’Università e quindi di accelerare l’ingresso nel mercato del lavoro, così da pareggiare il divario con gli studenti di altri Stati membri dell’Unione Europea degli alunni delle scuole superiori italiane. In Paesi come Francia, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo o Regno Unito, infatti, il diploma viene conseguito un anno prima.
Come già avviene in queste nazioni il “liceo breve” consentirà dunque di abbreviare il percorso scolastico a 12 anni, ma l’obiettivo della sperimentazione è garantire comunque il completamento del piano di studi anche se in meno tempo.
In attesa del parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi), l’organo consultivo del ministero, la sperimentazione è stata inserita in una bozza di documento ministeriale riferito all’anno scolastico 2022/2023.
Noi di RTS siamo del parere che abbreviare il percorso scolastico a 12 anni sia il colpo definitivo alla cultura scolastica.