Parte da Trento l'idea di portare a 11 mesi la durata dell'anno scolstico. Un prolungamento di un mese per venire incontro alle esigenze lavorative delle famiglie. A tal proposito si legge: “Per il 2023 è prevista la proroga del servizio a luglio, ma nel 2024 si arriverà a un calendario di undici mesi, non dieci, senza la necessità di stabilire un allungamento. In questo modo veniamo incontro a quel 60% di famiglie che ha scelto di usufruire del servizio a luglio“. Tra i mesi di giugno e di luglio ci sarà la possibilità di concedere una settimana di ferie al personale, sia a quello a tempo determinato, sia a quello a tempo indeterminato“.