La preside antimafia faceva iscrizioni fasulle per avere più finanziamenti. Soldi tolti ai proff costretti a emigrare al Nord
La Procura europea che ha indagato sulla Preside antimafia di Palermo, accusata di razziare la mensa scolastica e di essersi appropriata di tablet e pc destinati agli studenti, avrebbe nominato la figlia responsabile del trattamento dei dati personali della scuola e avrebbe fatto iscrivere falsamente all’istituto una parente disabile e la figlia del suo vice – che in realtà non avrebbero mai frequentato – per aumentare, secondo gli inquirenti, il numero degli studenti e avere più finanziamenti. Sembra una questione di poco, ma a ben guardare sono finanziamenti tolti ai professori siciliani, costretti a trasferirsi verso le regioni del nord per mancanza di scuole a tempo pieno