La Repubblica pubblica un articolo di Aldo Domenico Ficara: “La Robotica educativa negli istituti professionali”
“La Robotica educativa è importante nel percorso di apprendimento di ciascun studente frequentante la specializzazione elettrotecnica di un istituto professionale. Giocare e imparare a programmare un robot significa, infatti, sviluppare quelle competenze e abilità utili all’utente non solo dal punto di vista tecnologico-matematico, ma anche da quello della risoluzione dei problemi, della creatività, del lavoro di gruppo. Si tratta di un processo che permette ai giovani di plasmare il proprio futuro e costruire un nuovo approccio alla vita.
Costruire e programmare un piccolo robot implica, per i giovani, fare ipotesi e trovare soluzioni, collaudare, valutare e documentare nell’ambito di un ambiente di apprendimento autocorrettivo reale e non virtuale, nel quale lo studente padroneggia e controlla. Si attiva autonomamente la capacità di problem solving, fondamento dell’apprendimento efficace e dello sviluppo di una mente creativa e capace di ragionamento logico come modalità di approccio ai problemi non solo in ambito scolastico ma come life skills auspicata. La robotica educativa sostituisce le lezioni noiose con esercizi pratici e divertenti che si fanno con i robot. L’idea che sta alla base di questa disciplina è riassumibile in due parole: learning by doing, imparare facendo.
La robotica educativa facilita l’apprendimento delle materie Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), stimola la logica e lo sviluppo del pensiero computazionale. Il tutto in un contesto ludico. Lo strumento di cui si serve in genere è un kit robot da costruire e programmare sotto la supervisione di un insegnante. Presso l’Istituto professionale Majorana di Messina, si è fatto a meno del kit, ma ci si è ingegnati nella costruzione fai da te del manufatto automatico, facendo uso di materiali di scarto a costo zero. In questo modo ci si pone l'obiettivo del riciclo del materiale fuori uso nell'ottica di una programmazione all'interno delle linee guida delle politiche di transizione ecologica applicate al mondo dell'istruzione”.
Aldo Domenico Ficara, coordinatore del progetto didattico Critto Artik