I presidi dicono no a posticipare l’inizio della scuola a ottobre. Sono forti dei condizionatori in presidenza?

 


In un’intervista all’Adnkronos, Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, ha definito la proposta “irrealistica”, sottolineando come il calendario scolastico preveda un numero preciso di giorni di lezione da rispettare. Lo stesso Giannelli ha detto: “Se si inizia più tardi, si finisce più tardi”, evidenziando come un posticipo dell’inizio delle lezioni avrebbe inevitabilmente ripercussioni sulla durata complessiva dell’anno scolastico. Il presidente dell’ANP ha poi spostato l’attenzione sulla questione della pausa estiva, definendola “troppo lunga” rispetto a quanto avviene in altri Paesi. “Tre mesi di pausa non esistono altrove”, ha affermato Giannelli, proponendo invece di valutare una riduzione della pausa estiva a favore di pause più brevi distribuite durante l’anno scolastico.