(Delega al Governo per il parziale riordino del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione)
Art. 1.
(Delega al Governo per il parziale riordino del secondo
ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione)
1. Al fine di garantire la piena realizzazione del
diritto-dovere di istruzione e formazione, anticipare l’ingresso dei giovani
nel mondo del lavoro e favorire una formazione adeguata alle esigenze del
tessuto socioeconomico, il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla
data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto delle competenze
costituzionali in materia di istruzione e dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche, uno o più decreti legislativi di parziale riordino del secondo ciclo
di istruzione, secondo i seguenti princìpi e criteri direttivi:
a) la scuola secondaria di secondo grado ha durata
quadriennale e si articola in percorsi di liceo, di istituti tecnici e di istituti
professionali. L’attività didattica si sviluppa in due bienni;
b) il piano di studi deve assicurare agli studenti e alle
studentesse il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e
delle competenze trasversali e l’orientamento, previsti per il quinto anno di corso,
entro il termine del quarto anno, eventualmente provvedendo all’adeguamento e
alla rimodulazione del calendario scolastico annuale e dell’orario settimanale
delle lezioni, ai sensi degli articoli 4 e 5 del regolamento di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, anche al fine di
compensare, almeno in parte, la riduzione di una annualità del percorso
scolastico;
c) il piano di studi garantisce l’insegnamento di tutte le
discipline già previste dall’indirizzo di studi di riferimento, ivi compreso
l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, di cui alla legge 20 agosto 2019,
n. 92, con particolare riferimento alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile;
d) la promozione, nell’ambito dell’autonomia scolastica,
attraverso il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa, l’utilizzo
delle più elevate tecnologie digitali, il ricorso alle attività laboratoriali,
l’adozione di metodologie di apprendimento innovative, lo sviluppo
dell’insegnamento con metodologia Content and language integrated learning
(CLIL) e il rafforzamento delle discipline scientifiche, tecnologiche,
ingegneristiche e matematiche (STEM);