Truffe con la carta del docente: insegnanti costretti a risarcire per tre volte il bonus mal speso


Troppe le truffe rispetto a un ventaglio di acquisti neanche troppo limitato (hardware, software, libri, biglietti di teatro e cinema, corsi di formazione), tanti gli insegnanti che, da Nord a Sud, attraverso alcune alchimie contabili e rivenditori spregiudicati, hanno acquistato elettrodomestici, lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, proiettori, cellulari, stampanti, fotocamere o scanner, incorrendo in una serie di reati, su tutti «l'indebita percezione di erogazioni pubbliche» recentemente contestato ad alcuni insegnanti del Cosentino su cui la Cassazione si è espressa, stigmatizzando «la dispersione del denaro pubblico», con altri docenti costretti a risarcire per tre volte il bonus mal speso.