Il populismo nelle sue varie declinazioni è lotta contro le élites e contro la globalizzazione .Le due tendenze non marciano separate,ma s'intrecciano per costituire un unico fenomeno. La globalizzazione è fenomeno troppo vasto per poterlo inquadrare con poche parole,sia per farne la cifra dell'ultimo stadio del progresso,sia per farne l'unica causa di tutti i mali della terra. Detto questo non è nemmeno possibile parlarne come del luogo e del momento della universalizzazione dei diritti. Anzi. Non ha portato benessere e dignità alle moltitudini impiegate nella grande fabbrica del Sud-Est Asiatico,della Cina,dei paesi emergenti. Ha,invece,dissolto le garanzie e le posizioni sociali della classe operaia e di parte consistente del ceto medio nelle società avanzate.Specularmente all'impoverimento e al declassamennto di questa parte delle società,si è alzato il livello di ricchezza e di potere delle élites cosmopolitiche finanziarie,imprenditoriali e tecnologiche. La globalizzazione ha di fatto bloccato la mobilità sociale nelle società occidentali e le ha riempito di merci straniere a basso costo e anche di immigrati .Una trasformazione radicale delle relazioni sociali ed economiche,che non è stata governata dalla politica,ma accompanata e declamata addirittura ,anche se lasciava senza garanzie e senza speranze parte cospicua delle società.Per quest’ultima è rimasto il conforto gridato e scomposto di movimenti populistici e nazionalistici, subendo nel frattempo l'abbandono dei partiti democratici e di sinistra,che quasi sempre si sono eretti a improvvisati e zelanti custodi di questo ordine sociale e a banditori entusiasti di un mondo senza frontiere e senza dogane. Ma non ci si è fermati solo a questo punto.Per chiudere definitivamente il cerchio e garantire l'intangibilità dei nuovi assetti si è cominciato a demolire gli spazi democratici e la rappresentatività delle istituzioni parlamentari. Questa palese strategia di dominio politico è stata in più modi controversi contestata e se ne sta pagando il prezzo ,perché non si sa dove potrebbe portare.Le forme di questa disordinata e preoccupante tendenza sono state e forse saranno per molto tempo l'unico modo disponibile di rappresentanza di tutti quelli che non si sono mai rassegnati al dominio delle élites tradizionali.