Da tempo sono in palio il principio di autorità e il significato che puo' e dovrebbe avere nelle relazioni educative ,nelle relazioni familiari e nelle relazioni sociali .Ogni tempo ne ha dato una particolare interpretazione e a noi compete ,ogni giorno,tentarne una nuova senza illudersi che quanto sia stato cancellato sul piano intellettuale e sul piano del costume nelle lotte contro molte espressioni del principio di autorità ,possa essere nostalgicamente richiamato in vita. C' è stato un cammino secolare verso l'autonomia personale di giudizio e di azione che non puo' essere interrotto,nè messo in discussione.L'autorità nei nuclei familiari , nelle istituzioni e a scuola ,oggi,deve essere ragionevole,consensuale,accettabile,ma anche confutabile.Anche se a volte sembra che oggi il problema non siano gli abusi nell'esercizio dell’ autorità,ma l'autorità in quanto tale. Per parlare a scuola con autorità ai giovani , oggi, bisogna sapere esercitare attrazione; bisogna avere prestigio; bisogna possedere sapere. Le fondamenta dell'autorità sono l'esperienza, la competenza, l'apprezzamento dell'impegno per il bene comune ,la sollecitudine, l'attenzione , la disponibilità, la persuasione e l'ascolto.Queste sono le uniche sue possibili armi. Non c'è più spazio per le minacce,per la l'uso coercitivo della forza e delle posizioni di potere.Servono molto poco le sanzioni,le punizioni .L'autorità che funziona ha alle sue spalle esperienza e tradizioni,ma deve essere in grado di prospettare e garantire orizzonti ragionevoli per il futuro. Il rapporto d'autorità resta sempre un rapporto tra persone e tra ruoli , che per essere positivo non puo' essere sviluppato arbitrariamente ,ma dev'essere mediato da regole alle quali deve restare vincolato chi esercità l'autorità e chi la deve accettare o subire.In un sano rapporto d'autorità ci deve essere il reciproco riconoscimento e il reciproco rispetto dei diritti connaturati alla propria posizione. Il concetto di autorità non si puo' isolare da quello di comunità,di istituzione e di regole.Alla gerarchia coercitiva deve subentrare la divisione razionale delle funzioni e dei compiti:tutto si tiene se c'è organizzazione , coesione ,spirito comunitario e ognuno è tenuto a dare conto del proprio operato. Per gli adulti nella società,a casa e a scuola dovrebbe essere un obbligo esercitare la propria autorità con ragionevolezza ,accortezza e saggezza.
Raimondo Giunta