Il pignoramento stipendio aggiornato al 2025


È l’articolo 545 del Codice di procedura civile a disporre che le somme dovute a titolo di stipendio, salario o comunque qualsiasi altra indennità relativa al rapporto di lavoro può essere oggetto di pignoramento.

Come anticipato, non tutto lo stipendio è pignorabile: la legge, infatti, stabilisce che deve essere sempre garantito al debitore il minimo vitale per vivere e sosteneà utilizzate.

Facciamo chiarezza. La legge stabilisce che lo stipendio non può essere pignorato oltre il limite di un quinto: tale calcolo deve essere effettuato sull’importo netto e non sul lordo. Ad esempio, su uno stipendio netto di 1.000 euro il debitore ne può aggredire solamente 200 euro.

Tuttavia, quando il creditore è l’Agenzia delle Entrate Riscossione, il pignoramento dello stipendio è soggetto a dei limiti differenti. Ecco come si calcola la quota pignorabile dello stipendio:

  • un decimo (1/10) dello stipendio se l’importo non supera i 2.500 euro;
  • un settimo (1/7) dello stipendio se l’importo non supera i 5.000 euro;
  • un quinto (1/5) dello stipendio se l’importo è superiore ai 5.000 euro.

Anche il Tfr può essere pignorato, sempre nel limite di un quinto dell’importo netto totale.