Nel caso in cui il rinnovo del contratto della scuola dovesse essere rimandato a dopo le elezioni RSU di aprile, dovremmo attendere l’esito di quella consultazione per capire i nuovi rapporti di forza tra le sigle sindacali. Se CGIL e UIL, ad esempio, uscissero rafforzate dal voto, potrebbero insistere su un recupero quasi integrale dell’inflazione. Al contrario, se vincessero i sindacati più propensi al compromesso ( Cisl Scuola, Snals e Anief ), potremmo assistere a una ripresa dei negoziati con tempi più rapidi. In ogni caso, la speranza è che, superata la fase elettorale, ci sia la volontà di trovare un accordo che non lasci indietro nessuno. Perché al di là degli aspetti contrattuali, i docenti e il personale ATA meritano maggiore stabilità.