A marzo ci sarà una diminuzione dell'importo netto in busta paga rispetto ai mesi precedenti. A dicembre, infatti, non vengono applicate trattenute sulle addizionali, facendo risultare uno stipendio netto più alto, mentre da gennaio ripartono le trattenute per il saldo dell'anno precedente e, a partire da marzo, si aggiungerà anche l'acconto per l'anno in corso. Il risultato sarà uno stipendio inferiore rispetto a febbraio, a causa della doppia trattenuta. Il meccanismo in vigore nel nostro Paese prevede che, ogni mese, il datore di lavoro, in qualità di sostituto d'imposta, trattenga dalla busta paga non solo l'Irpef, ma anche le addizionali locali dovute alle Regioni e ai Comuni. Le trattenute vengono effettuate attraverso due modalità separate:
- addizionale regionale: viene trattenuta in saldo per l'anno precedente, da gennaio a novembre;
- addizionale comunale: viene trattenuta sia in saldo per l'anno precedente (da gennaio a novembre) che in acconto per l'anno corrente (da marzo a novembre).