Lo stipendio di un insegnante varia a seconda del tipo di scuola, dell'anzianità di servizio e della zona di lavoro

 



Dopo tutti i commenti di protesta di un precedente articolo sulla retribuzione iniziale degli insegnanti, si ripropone l'argomento dettagliandolo con le fonti di riferimento. Lo stipendio di un insegnante in Italia varia a seconda del tipo di scuola, dell'anzianità di servizio e della zona di lavoro. In media, un docente di ruolo può guadagnare tra 1500 e 2300 euro netti al mese. 

Elaborazione:

  • Insegnanti di scuola primaria e dell'infanzia:

Gli stipendi netti iniziano da circa 1300-1500 euro al mese per i primi anni di servizio e possono arrivare a 2095 euro con oltre 35 anni di anzianità, secondo Idealista

  • Insegnanti di scuola secondaria:

Lo stipendio netto può variare da 1500 a 2200 euro al mese, a seconda del tipo di scuola (liceo, istituto professionale) e dell'anzianità, come riporta Unicusano

  • Insegnanti di sostegno:

I stipendi netti possono oscillare tra 1400 e 1500 euro al mese, con variazioni basate sull'anzianità e sul tipo di scuola, afferma IGEA Università

  • Insegnanti di scuole private:

La retribuzione è stabilita dal CCNL scuole private ANINSEI e varia in base al livello di contratto, come spiega Indeed

  • Insegnanti universitari:

Gli stipendi possono variare significativamente a seconda della posizione (ricercatore, professore associato, professore ordinario), con importi medi che vanno da 1600 a 6000 euro netti al mese, come riportato da Superprof. 

  • Insegnanti con contratti a tempo determinato:

Il salario è calcolato in base al numero di ore di lezione e può variare in base alla fascia di merito e all'anzianità di servizio, secondo Unicusano

In sintesi, lo stipendio di un insegnante in Italia è influenzato da diversi fattori, tra cui la tipologia di scuola, l'anzianità di servizio, la zona di lavoro e il tipo di contratto.